venerdì, marzo 16, 2018

IL SOLE A MEZZANOTTE


Il sole a mezzanotte 
di Scott Speer
con Bella Thorne, Patrick Schwarzenegger, Rob Riggle, Quinn Shephard, Ken Tremblett, Nicholas Coombe, Tiera Skovbye, Paul McGillion
USA, 2018 
genere, Sentimentale
durata, 91’

Katie (Bella Thorne) è una ragazza diciassettenne affetta da una malattia rara che la costringe sin da piccola a vivere nel buio della sua casa. Katie infatti non può esporsi alla luce del sole. Ma un giorno, l’incontro con Charlie (Patrick Schwarzenegger), un ragazzo che Katie osservava dalla finestra sin da bambino passare tutti i giorni sotto casa sua, le aprirà le porte di un nuovo fantastico capitolo della sua vita.

“ll sole a mezzanotte” è una storia d’amore che rientra in un genere cinematografico non certo nuovo per il pubblico, e che, recentemente, si sta riaffacciando con prepotenza sugli schermi. E’ il cd. genere di “film d’amore e malattia” che, a partire da “Love Story”, per poi proseguire con “Sweet November” e “Autumn in New York”, ha mietuto molte vittime sulle poltrone delle sale cinematografiche, lasciando il segno e la scia di lacrime in migliaia di fazzolettini Kleenex  gettati nei contenitori per i rifiuti ( e molto spesso per terra sotto le stesse poltrone..). 

Il film è un remake del giapponese “Midnight Sun” del 2006 o “Song to the Sun”, che aveva come protagonista la cantante Yui e che, successivamente, ha addirittura ispirato una serie tv e un manga giapponesi, nonché una serie televisiva vietnamita/giapponese. Ne “Il sole di Mezzanotte”, la protagonista femminile è l’affascinante Bella Thorne  divenuta famosa per aver interpretato il personaggio di CeCe Jones nella serie tv di Disney Channel A tutto ritmo e per aver capitanato il cast dell’horror Amityville – il risveglio.

Patrick Schwarzenegger è Charlie: l’attore è figlio dell'ex governatore della California e parente di John Fitzgerald Kennedy ed è anche un modello


Da ricordare che, sempre recentemente nel settembre 2017, inoltre è uscito nelle sale nazionali un altro film appartenente al genere di “Midnight Sun” (“Il Sole di Mezzanotte) e, precisamente, ci si riferisce al lungometraggio di Stella Meghie titolato “Noi siamo tutto” (“Everything Everything”). Anche lì la protagonista è sempre una adolescente, anche lei affetta da una malattia rara, la SCID (Severe Combined Immunodeficiency) a causa della quale non è mai potuta uscire di casa, raggiungendo l’età di diciassette anni senza aver potuto vivere nessuna delle normali ed ordinarie indimenticabili esperienze che ogni coetaneo sperimenta.. Ambientato a Vancouver, “Il sole a mezzanotte” è da considerarsi come il debutto nel cinema del regista Scott Speer, la cui fama ad oggi è dovuta alla regia di video musicali per grandi artisti pop come Jason Derulo. Le musiche sono accattivanti così come la voce di Bella e accompagnano l’intera storia tra Katie e Charlie facendoci sprofondare nelle lacrime nei momenti più toccanti, soprattutto quando Bella non ha il coraggio di raccontare al suo amore della malattia grave da cui è affetta. La malattia in questione esiste veramente ed è una malattia rarissima, lo Xeroderma Pigmentoso, causata   dalla mutazione di un gene che produce una proteina fondamentale per la riparazione del DNA. Ad oggi non è ancora stata trovata una cura e le persone affette da questa patologia non possono mai esporsi alla luce del sole ma devono rimanere rinchiuse nell'oscurità. Anche qui come in “Noi siamo tutto”, la figura del genitore accanto all’adolescente malata si rivela fondamentale e centrale pur se il padre di Bella è positivo e solare e farà di tutto per rendere la figlia felice. La storia d’amore per Maddy in “Noi siamo tutto”, così come per Katie in “Midnight Sun”,  si qualifica come la cura risolutiva per affrontare una malattia crudele che non permette ad un’adolescente di godere della brezza del vento che scompiglia i capelli o del raggio di sole che illumina i volti. Katie esorcizza tutto questo suonando la sua chitarra e cantando le sue canzoni e, proprio mentre sta cantando, una sera incontra il suo Charlie. Da lì lei deciderà di danzare con lui un vero ballo da debuttante nel castello del principe, pur se allo scoccare della mezzanotte ( o meglio al sorgere delle prime luci dell’alba) si ritroverà a dover scappare prima di ritrovarsi senza carrozza dorata e senza cocchieri ma sola, col vestito strappato, con topini e una grossa zucca. E senza la sua scarpetta di cristallo, che per Katie altro non è se non la sua anima che sta consegnando consapevolmente al suo nuovo ragazzo. Triste e paradossale pensare che il sole possa uccidere perché il sole rappresenta la Vita da sempre nel nostro immaginario, ma nel caso di Katie, no, rappresenta la Morte. Ma ricordiamoci dell’insegnamento di Eros e Thanatos: per cambiare bisogna morire; il bruco cede il posto alla farfalla che finalmente riesce a spiccare il volo, ma solo grazie al sacrificio del bruco. L’Amore ti trascina dunque in una dimensione anche di morte, paradossalmente, ma vale la pena spesso di pagare quel prezzo, anche se alto. Perché ricordiamoci che “la differenza tra sapere e vedere con i propri occhi è la stessa che c’è tra sognare di volare e volare per davvero” (dal film “Noi siamo tutto”). E Katie, alla fine, vola per davvero.
Nelle sale dal 22 Marzo.
Michela Montanari

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