lunedì, febbraio 22, 2010

Le Refuge

Le Refuge
(regia di François Ozon
)

Dopo aver scoperto che il compagno tossicodipendente è morto e lei è rimasta incinta, Mousse decide di portare avanti la gravidanza rifugiandosi nella villa di campagna di un ex spasimante. Il suo isolamento è interrotto dal fratellastro del morituro che al contrario degli altri familiari le offre il suo sostegno ed un po' di compagnia in attesa dell'evento. La convivenza forzata ed insieme voluta, darà il via ad un confronto di amore ed odio che confluirà nella scoperta di sé e dell'altro, con un finale sorprendente ma in linea con la poetica iconoclasta del suo autore.




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3 commenti:

Christian ha detto...

Certo che Ozon si sta dimostrando davvero prolifico. Ovviamente anche questo mi interessa molto!

vinile ha detto...

ho visto "ricky" e mi ha lasciata perplessa...

nickoftime ha detto...

@Cristian; ciao Cristian, fai bene ad aspettarlo, perche' questo mi sembra uno di quei film che possono interessare anche coloro che non vanno matti per il regista francese.

@Vinile: ciao Vinile, in effetti Ozon mi pare un regista discontinuo: sara' la costante presenza sugli schermi, oppure un ego che non si pone limiti di "genere" ed argomenti, fatto sta' che con il regista francese il pericolo di una delusione e' sempre in agguato...a me e' successo con ANGEL, feulleiton ottocentesco che va ben oltre la maniera, e con "5x2" , in cui i motivi della storia venivano risucchiati dall'attenzione nei confronti della struttura temporale (come ricorderai il film inizia dalla fine e si conclude con l'inizo della realzione tra i due protagonisti della storia) che scandiva i vari momenti della vicenda....nonostante questo Ozon mi pare un regista che un occhiata la meriti quasi sempre