martedì, febbraio 24, 2009

Yes man

di Ethan

il cattivo odore che arriva da yes man è quello della disperazione, precisamente la disperazione di jim carrey, che con questa commedia di peyton reed, cerca di raddrizzare la sua carriera con una poco fantasiosa rivisitazione di bugiardo bugiardo.
stavolta carrey interpreta carl allen, un bancario scorbutico e asociale, abituato a dire sempre no e compiaciuto di sé.
dopo aver partecipato a un seminario di autoaiuto condotto dal guru terence stamp, allen è preso dall'impulso irresistibile di dire di sì, nonostante smorfie e momenti di incredulità.

insomma si trasforma in jim carrey. questo genera una serie di situazioni "buffe", come quella in cui il bancario concede un mutuo a un senzatetto. naturalmente alla fine si scopre che la vera felicità deriva dall'essere aperti nei confronti del mondo. una rivelazione che giunge nella forma dello spirito libero allison (zooey deschanel): le sue eccentricità sono così forzate che solo le tipiche smorfie di carrey riescono a batterle.

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