lunedì, dicembre 10, 2007

Neandertal

Non e' detto che qualunque film arrivi dalla Germania debba essere per forza una cosa da vedere. Il fatto di vivere un nuovo
rinascimento cinematografico dopo i fasti dei mitici '70 non assicura sempre la qualita' del prodotto. Prendi Neandertal, per esempio e ti accorgi della verita' di questo assioma. Presentato in concorsoal Torino Film Festival 2007 come un film su un ragazzo affetto da una dermatite acuta che gli deturpa la faccia e gli impedisce di vivere una vita normale, il film a poco a poco si trasforma in un percorso di ribellione di stampo sessantottina che e' anche un riassunto frettoloso di tutte le istanze del ribellismo dantan e della contestazione giovanile (rifiuto dei modelli familiari, fuga da casa e vita nel falansterio maledettismo, anarchia, sesso, droga e rock and roll, e l'elenco delle voci potrebbe dare vita ad altre sottocategorie che renderebbero l'elenco insostenibile) che si conclude, dopo un accumulo fraccassone e sgangherato, con un improvviso quanto repentino ritorno alla normalita', sancito da un commento fuori campo che annuncia il prossimo ritorno dell'Uomo di Neandertal. Indeciso sulla strada da seguire, il regista ha pensato all'ipotesi minestrone nella speranza che la quantita' della carne al fuoco ed una musica a tutto volume potessero da una parte acchiappare un pubblico trasversale, dall'altra far sentire in maniera chiara la rabbiosa urgenza che l'avrebbe convinto a girare il film. Peccato che oltre alla coerenza drammaturgica (dopo un po' della malattia non resta traccia ed il film prende tutt'altra direzione) al risultato faccia difetto uno stile ibrido e irrisolto, che assume il modello fassbinderiano come semplice cliche', ed una recitazione davvero approssimativa, con attori poco incisivi (il protagonista) o sopra le righe. Nel frattempo il film e' finito da un bel pezzo ed ancora non abbiamo capito il senso del titolo; prima o poi qualcuno lo spieghera' anche a noi,nel frattempo prendete carta e penna e segnatevi il titolo del film e il nome... del regista: se lo incontrate evitatelo con cura.

Nessun commento: